mercoledì 31 dicembre 2008

Canzone - Denzoe - Curve

luci sagome
bagliore ideale per un sogno
mani muovono
disegnano corpi che intraprendono
curve illogiche
esercito d'uomini senza cervello
solo luci sagome
attendono che mi addormenti

come riprendere in mano quello che ho perso
voglio tornare a volare senza risveglio
fratello guardi e ridi del mio disprezzo
ma come riprendere in mano quello che ho perso
sento dentro nuotare la verità
le luci si spengono e il gioco finisce qua

pioggia e distanza
colori spenti ladri di un inverno
occhi sorprendono
il volto segnato dal freddo
pensieri inutili
esercito d'uomini senza cervello
fra muri santi e libri
rincorro la luce nel mio castello

domenica 21 dicembre 2008

101esimo post

Sogni,
come fiamme guizzanti,
si susseguono sfumando nel nulla
ma donando all'anima calore
quali fatui ricordi di gioie finite
e di speranze future.

Sogni, motore dell'attesa
che prepara al riso e al pianto.
Senza di voi irrinunciabili amanti
solo l'oblio sarebbe padrone.
Padrone che tutto inghiotte
e solo il grigio lascia.

Sogni, vestiti di splendido colore
spesso siete preludio di delusione
ma ugualmente v'amo
come mia vita e luce
a scacciare tenebra
di amorfo quotidiano affanno.

Sogni, dolce prigione
che irrealizzati tali restate
a spingere pensieri oltre ragione
a chiudere il dolore fuori dal cuore.
Sogni d'amore e di passioni arcane
fate di mia vita ciò che sperate...

venerdì 19 dicembre 2008

Berlinguer, 1981

I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. [...].
Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.

La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. [...] Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.

mercoledì 17 dicembre 2008

Canzone - Gemboy - Che avevi capito

L'ho presa e l'ho messa a novanta:
in auto non corro
che avevi capito
mi ha chiesto se gliela leccavo:
le ho chiuso una busta
che avevi capito
con il bocchino si rischia di meno:
ma il fumo fa male
che avevi capito
a furia di sbatterla lei è impazzita:
la maionese
che avevi capito

se voglio darti un po' del mio uccello mi dai del volgare
in realtà ti darò un ala di pollo so anche cucinare
io non sono come te
se mi dici scopiamo dico perchè?
c'è della polvere..ho pulito ieri

ti riempirei la bocca di:
tanti baci
che avevi capito
il fallo da dietro ti farà male:
giocando a calcio
che avevi capito
sua madre batte per lavoro:
è dattilografa
che avevi capito
prodi c'è l'ha corto
berlusconi lungo:
il cognome
che avevi capito

se voglio darti un po' del mio uccello mi dai del volgare
in realtà ti darò un ala di pollo so anche cucinare
io non sono come te
se mi dici scopiamo dico perchè?
ancora? maniaca dell'igiene

con le pompe, ci sai fare
EH?..beh ma fai la benzinaia

vorrei darti un colpo
PORCO!.. di telefono

lo metto che è duro, ed esce che è molle
COSA?.. il biscotto nel latte

io adoro il culo
EH???? ... del salame è la parte più buonaaaaa

se voglio darti un po' del mio uccello mi dai del volgare
in realtà ti darò un ala di pollo so anche cucinare
io non sono come te
se mi dici scopiamo dico perchè??

ma basta..
ho già pulito cosa ci devi fare per terra ci devi mangiare!?
scopare, scopare scopare, sempre scopare
piuttosto facciamoci una bella chiavata.

martedì 2 dicembre 2008

Un tuffo nel passato - Il mio Zecchino d'Oro


CANZONE DELLA GIOIA (Edizione 1989)
Testo: Soldi
Musica: Castellari
Edizione: Taitù Music - Antoniano - Briciola
Canta: Flavia Scognamillo

Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!

Succhiare piano piano una caramella...
è gioia è gioia!
Trovare tra le nuvole una stella...
è gioia è gioia!
Sentire il vento fresco tra i capelli...
è gioia è gioia!
Dormire e fare tanti sogni belli...
è gioia è gioia!
Guardare un micio bianco su un cuscino,
Avere un rosso e allegro palloncino,
Avere tanti amici per giocare
È gio-o-ia!

Va canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!

Accarezzare una cane sulla testa...
è gioia è gioia!
Sentire le campane quando è festa...
è gioia è gioia!
Avere la speranza per compagna...
è gioia è gioia!
Andare ad una gita in campagna...
è gioia è gioia!
Giocare a fare bolle di sapone
Cantare con gli amici una canzone,
Amare tutti i doni del Signore
È gio-o-ia!

Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!

Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Alleluja!
Va, canzone della gioia va
Canzone di felicità
Allelu-u-ja!

Va, canzone della gioia va...
Va, canzone della gioia va...
Va, canzone della gioia va...
Va...

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HO VISTO UN RE (Edizione 1989)
Testo: Muzak
Musica: Muzak
Edizione: Antoniano - Briciola
Canta: Miriam Neglia

Iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa
Ia - iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa

Ho visto un re - che re non è
Dare ragione a un asso come te,
Ho visto un tre - di picche che
Mangiava fiori, quadri, cavalli e re.

E c'era un fante bello ed elegante
Con la sua donna facevano due cuori
Le regalava un mazzolin di fiori
E le diceva: «Vieni via con me!»

Ho visto un re - di spade blu
Beveva in coppe vino caffè e the,
Ho visto sei - bastoni in più
Menavan botte a tutti e non a me...

E c'era un fante ricco di denari
Senza cavallo, ma era un rubacuori
E il suo re che non ha regina
Ha un settebello che più bello non ce n'è!

Iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa
Ia - iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa

Ma per fortuna ci sei tu
Che matto come te
Di matti a questo mondo non ce n'è
E per un jolly come te
Tu sei felicità
Amico mio sorridi e vincerò!

Orchestra

Ho visto un re - che re non è
Dare ragione a un asso come te,
Ho visto un tre - di picche che
Mangiava fiori, quadri, cavalli e re.

E c'era un fante bello ed elegante
Con la sua donna facevano due cuori
Le regalava un mazzolin di fiori
E le diceva: «Vieni via con me!»

Iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa
Ia - iappa pappa pa
Iappa pappa pa
Iappa pappa pappa pappa pa

Ho visto un re - che re non è
Dare ragione a un asso come te.
Ho visto un re!

sabato 29 novembre 2008

Una mia vecchia firma...

"Ognuno ha il suo ruolo nella società, ognuno è incasellato secondo un disegno e sì... c'è ben poco posto per la casualità sulle tele dei "potenti", svelare l'ordito però sarebbe distruggere una buona metà del lavoro e dunque... perchè aspettarsi rivelazioni se non si è in grado di trovarle autonomamente?"

venerdì 28 novembre 2008

Un delirio da venerdì


Tutto parte da questa foto mandata da Titta.

E i commenti sono stati in sequenza...


Effetto calippo immagino! (Luca)

Gelati in rivolta: la situazione è diventata APOCALIPPICA (Mario)

Il messaggio dei calippi:
CONQUISTEREMO IL MONDO
CON-O SENZA DI VOI (Gianluca)

Coni e coppette in rivolta; i ghiaccioli si oppongono allo scioglimento.
Una nuova guerra fredda
Il capo di stato Lime Sorbeth convoca i generali delle palette (Luca)

La tensione colpisce anche il mondo dello sport: fermata la Coppa dei Campioni. (Gianluca)

ANSA, 28/11/2008 15:09 – Si intensifica la protesta dei gelati e dei coni in vista dell’elezione di un Calippo come Rappresentante in Parlamento nella lista del PdG (Partito Gelato). Berlusconi richiama al senso nazionale ed invita ad evitare “geli per il bene del paese". “Ci si metta tutti insieme –aggiunge- se possibile, per dare una mano e guardare come stella polare all'interesse di tutti".
Intanto si ha notizia dei primi gesti estremi: alcuni Cornetti stanno inscenando uno sciopero del freddo davanti a Montecitorio. (Stefano)

Uno degli striscioni della protesta recitava "E' tutto un magnum magnum!" (Gianluca)

giovedì 27 novembre 2008

Le birrerie artigianali

Premesso che io sono un profondo amante delle birre e soprattutto delle birre artigianali, ultimamente ho visto un incredibile fiorire di molte birrerie che, sfruttando il trend del momento, cioè quello della birra artigianale, fanno dei beveroni imbevibili e osano pure spacciarle come “birre artigianali di gran gusto”.

Allora la scena che si presenta di solito è questa: tu vieni trascinato da un amico (che ha già provveduto a riempirti la testa di chiacchiere fino a farti cedere) in uno di questi locali dove si fa “la vera birra artigianale”.

Questi posti si somigliano tutti: arredamento spartano, un lungo bancone da bar fatto di un legno che ha visto tempi migliori, un paio di cameriere non molto carine e neanche molto gentili e poi LUI: il mastro birraio, un omone grande e grosso, dietro a delle spine, che spesso smoccola alternando le bestemmie a perle di saggezza su birrificazione, lieviti, malti, dei suoi viaggi in Danimarca e in Olanda nelle abbazie ad assaggiare le birre dei monaci trappisti direttamente dalle loro umili mani, nomi di marche a te sconosciuti e che è circondato da fusti di birre ormai consunti dal tempo e di cui si legge a malapena l’etichetta.

Ti guarda come un prete che sta squadrando l’Anticristo mentre entra in chiesa.

Allora tu ti siedi impaurito, completamente in balia del tuo amico che si muove in quel locale con una familiarità che desta qualche sospetto e ordina due birre, fermando le tuoi flebili rimostranze con una mano ferma e uno sguardo che dice: “Ora ti faccio bere una cosa spettacolare che dovrai solo ringraziarmi”.

Aspetti un tempo indefinibile, almeno 5 minuti, con le cameriere che non ti calcolano neanche a pagarle e poi si presentano con un vassoio con due bicchieroni da mezzo litro di una roba liquida, rossa, scura, con un poco di schiuma sopra e ve le poggiano sul tavolo.

Tu guardi incerto il tuo bicchiere, con il tuo amico che se ne spara una sorsata da circa 25cl solo come inizio, chiudendosi gli occhi come in una sorta di orgasmo luppolico e si pulisce la bocca con il dorso della mano da consumato scaricatore di porto.

Al che tu provi anche tu la tua “birra”.

E la sensazione immediata è quella di chiedere indietro i soldi ed andartene via: hai la netta sensazione di ingollare un qualcosa che non sa di nulla, con alcune tracce distinguibili a malapena di orzo bruciato e di un amaro che te ne rimane il retrogusto dopo giorni, con un poco di alcol disperso nel bicchiere,una schiuma come quella di un detersivo di piatti ed il resto acqua di fontana.

Al che mostri le tue timide rimostranze al tuo amico e capisci subito di aver commesso un errore madornale.

E sì, perché il tuo amico ti guarda schifato, cominciando una lunga tiritera di come tu non capisca niente, di come il tuo palato non sia allenato a “certe cose troppo di classe per te”, di come tu non riesca ad apprezzare il lavoro di queste persone che lo fanno “con la passione autentica della gente che ama il suo lavoro e lo fa per il tuo piacere” e ti fa sentire un disgraziato, ingrato consumatore massificato e insensibile alle cose autentiche della vita.

E ti dicono pure, mentre bevi queste cose che sanno di acqua e di un vago retrogusto di un luppolo fermentato nei tempi del Faraone Ram-sete (quella che hai tu dopo), “ma come, non lo senti il retrogusto speziato delle erbe aromatiche dei lontani pascoli dell’Alsazia orientale mentre il vento degli Urali le arricchisce dei profumi delle acque dei ghiacciai della Russia tundrica?”

E quando tu rispondi, ovviamente, NO, pensando che tu hai in mano solo sciacquatura di piatti colorata di giallo (e non ti chiedi da cosa derivi il colore, per buona pace della tua sanità mentale), il tuo amico profondo conoscitore di birra (almeno così lui si professa) ti guarda come Gesù guardava i farisei e ti convinci di tre cose.

Delle tre l’una:

1) il tuo amico è prezzolato dalla birreria e mette in te il germe del dubbio per farti tornare per spendere prezzi indicibili per ribere quella insulsa brodaglia

2) devi venderti alla scienza come “l’uomo dal senso del gusto inesistente”

3) il tuo amico se la tira da intenditore di birra che fa tanto glamour e tendenza…. ma non capisce un emerito c….. (Luciana docet)



Io propendo per la prima.
E voi?

martedì 25 novembre 2008

Morto e risorto in 30 minuti

Ieri sera, tornato a casa, accendo il computer, cazzeggio un pochino, faccio un paio di cose e poi mi connetto a Facebook.

Trovo una richiesta di amicizia. La apro ed è Margherita.
Cioè, la mia ex.

Accetto la richiesta e finisce là.

Avevo da tempo alcune foto da mettere su FaceBook e apro la sezione Foto: questa sezione mostra prima gli album dei tuoi amici e poi ti dà la possibilità di mettere su le tue. Compare, come primo album, “Un anno di noi” con le foto di Margherita e del suo nuovo ragazzo, tale Daniele, negli stessi luoghi in cui ho le NOSTRE foto.

Apriti cielo.

Sono stato malissimo per un minuto o due ma subito dopo mi son stupito della mia reazione: è stato come levarsi un pezzo marcio di anima, come perdere parte di sé e recuperare la vita, come morire e rinascere nello stesso momento.

Subito dopo, telefonata del mio caro amico Riccardo che con Emiliano, altro mio caro amico, hanno deciso di farmi una bella improvvisata venendo a casa mia, facendomi la spesa e cucinando per me. Siamo stati benissimo a ridere, scherzare, mangiare e bere fino a mezzanotte passata.

E a loro non so dire altro che GRAZIE.


Ecco come sono morto e risorto.

Poesia - Sono tornato

La notte mi ha tenuto compagnia
Aspettando con me l’arrivo del sole
E le stelle mi hanno cantato
La dolce ninna nanna del tempo

E ho chiesto al giorno chi sono
Cosa ci faccio qui e dove mi trovo
Quando mi sono svegliato da questo sonno
Dove ero finito in tutto questo tempo

In questo tempo in cui tu eri in me
Anche se non ti vedevo continuavi ad essere in me
Come cercare di non vedere qualcosa
Che ti è rimasto in mezzo ai piedi

E alla fine ti convinci che non ci sia
Straordinaria è la mente su queste cose
Ed inciampi su qualcosa che non sai
Qualcosa che hai dimenticato ben bene

Ma gli scheletri reclamano la loro attenzione
E rispuntano quando meno te lo aspetti
e la loro comparsa è come un colpo al cuore
la pugnalata alla schiena di un tuo caro amico

Ma stavolta il dolore è stato diverso:
è stato come levarsi un pezzo marcio di anima,
come perdere parte di sé e recuperare la vita,
come morire e rinascere nello stesso momento.

E dopo il primo momento di angoscia
Dopo le prime lacrime e le solite domande
È partita piano la riscossa del cuore
Un suono che faticavo a riconoscere

Era la voce delle persone che mi amano
Le facce di chi mi è stato vicino in questi tempi
Con i loro consigli, le loro parole di saggezza
E il loro affetto, la loro vicinanza, il loro cuore

Ma una strada è sempre molto personale
E va percorsa per come ti porta
Con il suo carico di destinazioni, imbarchi,
treni persi e smarriti, bagagli persi e ritrovati

Ed ora eccomi qui a ripartire da me
A riprendere il mio posto nella danza del mondo
Con qualcosa di diverso dal passato:
mi sono ricordato come si sorride.

lunedì 24 novembre 2008

In un forum ci sono quelli che...

… “non ci sono più i forum di una volta”.
… “ma come, non funziona come una chat?”
… si iscrivono come attilio79 per poi riscriversi come perfido79 per poi re-reiscriversi come cucciolotto79.
… “ciao a ttt sn kikka86! Vi lovvo! Xoxoxo!”
… scrivono un carattere al minuto e poi si lamentano se il forum li sconnette
… parlano anche della loro storia d’amore con un cerbiatto norvegese nel lontano 1940
… si ricordano tutte le password a memoria e poi le confondono tra di loro
… festeggiano la data del primo messaggio in un forum
… aggiornano la pagina ogni 5 secondi per vedere se qualcuno ha scritto qualcosa
… scrivono solo con le faccine
… non usano un’emote nemmeno a pagarli e poi si trovano con un sacco di gente che non ha capito il tono scherzoso del messaggio
… scrivono A e nei 10 messaggi successivi ti dicono che hanno scritto Z
… sanno tutto dei forum e della vita in generale
… non sanno niente ma sono convinti di sapere tutto
… sono dei troll di professione
… sono solo dei poveri fessi dietro una tastiera e un monitor
… “se ti becco fuori di qui ti cambio i connotati”
… aprono solo sondaggi
… non sanno come si imposta una firma
… non conoscono la Netiquette
… festeggiano quando imparano a linkare un’immagine
… “questo è il mio ultimo messaggio” e ne scrivono altri 100
… “tu non sai con chi stai parlando”
… cercano sempre di essere moderati e non si schierano mai
… sono convinti che i forum siano un’ottima occasione per “acchiappare”
… rideranno quando leggeranno queste frasi
… penseranno che conoscono qualcuno che fa molte delle cose scritte sopra
… quel qualcuno è lui

domenica 23 novembre 2008

Growing pains

Show me that smile again. (Ooooh, show me that smile)
Don`t waste another minute on your cryin`.
We're nowhere near the end (nowhere near)
The best is ready to begin.

Oooohhh. As long as we got each other
We got the world spinnin right in our hands.
Baby you and me, we gotta be
The luckiest dreamers who never quit dreamin`.

As long as we keep on givin`
we can take anything that comes our way
Baby, rain or shine, all the time
We got each other Sharin` the laughter and love (sharin' the laughter and love.)

lunedì 17 novembre 2008

Poets of the Fall

Carnival of Rust


Illusion and Dream



Late Goodbye

Poesia - So cosa dirti finalmente

So cosa dirti
Ora che sto dentro di me
Al caldo della mia anima

Mi sento oggi
Lieve e inutile
Ma unico

E sento che
Vorrei essere altrove
Che non mi basta questa realtà

E sento di valere di più
Sento di essere poco
Sento di poter essere tanto

E sento lo stomaco un nodo
E sento il cuore in catene
E i polmoni faticare

E sento di librarmi
In un volo immaginario
Con ali di cartone

Degno erede
Di quell’Icaro che
Si sentì per un poco un Dio

E sento che neanche tu
Neanche tu che mi ami
Riesci a darmi la forza che voglio

Neanche questo sentimento
Riesce a farmi sentire completo
Riesce a non farmi desiderare altro

Ho capito che nessuno
Mi fa sentire grande
Mi dà la grandezza che vorrei


Neanche tu

venerdì 14 novembre 2008

Prendere e lasciare

Il karma è chiamato anche la legge di causa-effetto, ossia la legge secondo la quale gli effetti sono indissolubilmente legati alle cause che li hanno generati.
Il termina karma deriva dalla parola sanscrita "karmd" che significa "fare", indica però non il fare di per se, ma il fare non fine a se stesso ossia che implica determinati effetti. Ogni azione produce determinati risultati (effetti) che a loro volta diverranno le cause generatrici di altri effetti....il karma quindi è il principio che regola questa sorta di spirale. Ciascuno attraverso i propri pensieri., le proprie azioni e i propri comportamenti è artefice del proprio destino e si lega "karmicamente" alle persone nei confronti delle quali ha compiuto delle azioni (cause) che genereranno degli effetti...
Gli effetti delle azioni seguono le anime in ogni loro reincarnazione, fino a quando non ci si sarà riscattati nei confronti della persona alla quale si è legati karmicamente.

"You cannot gain something without losing something. You have to present something with the equal value to gain the thing you desire. This is the code of equivalent trade in alchemy. In those days we really tought for that to be the worlds one and only truth."

sabato 8 novembre 2008

Cossiga seconda parte

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-6/cossiga-consigli/cossiga-consigli.html

"l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita".

Io direi che bisogna fermarlo in qualunque modo.

Dedicata a Riccardo e a Fabio (motto irlandese)

May the road rise to meet you.
May the wind be always at your back.
May the sun shine warm upon your face.
The winds fall soft upon your face.

And until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.

Preso da un forum - Cosa ne penso degli Italioti

Qualche giorno fa in un altro thread dissi che mi vergognavo della attuale situazione italiana e che me ne volevo andare via dal mio paese perchè ormai le condizioni erano cambiate rispetto a qualche anno fa, perchè ormai la gente era cambiata, molti con questo governo si stanno prendendo la briga e di certo il gusto (cit.) di uscire finalmente allo scoperto, protetti da un esempio che arriva dall'alto che è sinonimo di menefreghismo, razzismo, scarsa tolleranza.

Leggo questa discussione e ne sono sempre più convinto.

E rimango basito dai toni di cicca-cicca usati da alcuni, quasi come se le faccende di circa migliaia di km lontani da noi dovessero essere per noi capitali, DIMENTICANDO i nostri mali attuali e ben più pressanti: ma credo che sia uno sport ben più remunerativo nascondere la polvere sotto il tappeto.

Questo messaggio non dovevo nemmeno scriverlo, forse.

MA mentre pensavo che era meglio non scriverlo ho avvertito forte in me la netta esigenza di doverlo fare, che se non l'avessi fatto era solo il primo passo di un lungo arrendersi al vuoto e al silenzio, una strada che hanno preso in tanti, a volte in modo assordante con paroloni e attacchi venuti fuori da cloni che non hanno il necessario coraggio per venire fuori a dire le cose con la loro faccia. Io me la rido di gente così: ho più serietà io che ho 30 anni che loro che in certi casi ne hanno molti di più.

La lotta contro il Nulla...
Quasi quasi creo il clone Atreiu...

venerdì 7 novembre 2008

Chiedo scusa io per lui?

Berlusconi a giornalista Usa: Scuse a Obama? Scusati tu

BRUXELLES (Reuters) - Silvio Berlusconi non ha intenzione di scusarsi per aver definito il neo eletto presidente Usa Barak Obama "abbronzato" perché di colore, e si altera con un giornalista statunitense che quelle scuse chiede domandando al premier se non si renda conto di essere stato offensivo.

Al termine della conferenza stampa di Bruxelles per illustrare le decisioni del Consiglio Ue straordinario, un giornalista dell'agenzia statunitense Bloomberg prende la parola e chiede testualmente a Berlusconi: "Presidente si rende conto che il suo commento su Obama è offensivo negli Stati Uniti? Perché non chiede scusa?"

Il premier in un primo momento risponde ironico: "Mi fa piacere che ti sei messo anche tu nella lista di quelli che ho definito ieri... bene".

Giovedì a Mosca Berlusconi ha apostrofato come "imbecilli" coloro che non hanno colto nell'epiteto "abbronzato" la "carineria" e il "complimento".

Alle insistenze del cronista sulle scuse da chiedere, il capo del governo ha replicato, già in piedi per lasciare la stanza: "Perché? ma dai, per favore... chiedi scusa tu all'Italia".

Where is Carmen Sandiego



Where in the World is Carmen San Diego?

Well she sneaks around the world from Kiev to Carolina,
She's a sticky-fingered filcher from Berlin down to Belize,
She'll take you for a ride on a slow boat to China,
Tell me where in the world is Carmen Sandiego?

Steal their Seoul in South Korea, make Antarctica cry Uncle,
From the Red Sea to Greenland they'll be singing the blues,
Well they never Arkansas her steal the Mekong from the jungle,
Tell me where in the world is Carmen Sandiego?

She go from Nashville to Norway, Bonaire to Zimbabwe,
Chicago to Czechoslovakia and back!

Well she'll ransack Pakistan and run a scam in Scandinavia,
Then she'll stick 'em up Down Under and go pick-pocket Perth,
She put the Miss in misdemeanor when she stole the beans from Lima,
Tell me where in the world is Carmen Sandiego?
Oh tell me where in the world is... Oh tell me where can she be?

Ooh, Botswana to Thailand, Milan via Amsterdam,
Mali to Bali, Ohio, Oahu...!

Well she glides around the globe and she'll flimflam every nation,
She's a double-dealing diva with a taste for thievery,
Her itinerary's loaded up with moving violations,
Tell me where in the world is Carmen Sandiego?

Su Barack Obama

“il candidato perfetto per una serie televisiva”, “elitario, intellettuale, troppo di sinistra e incapace di connettersi con il paese”, una “bolla che potrebbe sgonfiarsi rapidamente” visto che “da mesi viene rifiutato stato dopo stato, primaria dopo primaria, dalla working class del suo stesso partito, dai poveri, dagli ispanici, dai cattolici, dagli anziani, dalle donne, dagli ebrei e da qualsiasi categoria sociale e razziale a cui non appartengano afroamericani, studenti, intellettuali, miliardari, divi di Hollywood e fighetti”.
Christian Rocca (Il Foglio)

brano tratto da:
Quelli che l’avevano detto - Marco Travaglio
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
5 Novembre 2008

domenica 2 novembre 2008

Dopo gli scontri e i feriti delle manifestazioni anti-Gelmini

Lo dico apertamente.
Ho terrore.
Mi sembra di rivivere i tempi di Genova.
Questa volta però lo Stato giustifica e copre.
Non so neanche io cosa ci vorrebbe.

Ma non mi sento più in uno stato democratico.
Mi sento in un regime mascherato da stato democratico.

E non ho armi contro queste cose, io cresciuto nel dialogo e nel rispetto della discussione.

E me ne voglio andare.
O piazzare una bomba in Parlamento.

Fate vobis.

venerdì 31 ottobre 2008

Per fortuna non tutto il mondo è paese

Turchia: stupro' 14enne, liberato
Decisivo referto medico secondo cui la giovane sta bene, proteste
(ANSA) - ANKARA, 31 OTT - Sta suscitando una marea di proteste delle donne turche la scarcerazione di un radicale musulmano che stupro' piu' volte una 14enne. La rabbia scaturisce dal fatto che Huseyin Uzmez, 78 anni, noto editorialista del giornale fondamentalista 'Vakit' e ospite di talk-show Tv in cui predica la morale islamica e auspica l'attuazione in Turchia della legge coranica, e' stato liberato sulla base di un referto medico che afferma che 'le condizioni fisiche e mentali della ragazza sono intatte'.

martedì 28 ottobre 2008

Canzone - Caparezza - Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti

Non sei un uomo se come il frate chiedi perdono
Non sei un uomo se a fare a mazzate non sei buono
Non sei un uomo se tua moglie di te se ne fotte
Non sei un uomo se, se non la gonfi di botte
Non sei un uomo se non guidi le macchine grosse
Non sei un uomo se non tiri due ganci alle giostre
Non sei un uomo se hai paura di tornare in carcere
Non sei un uomo, sei un gay se ti metti a piangere

Non sei un uomo e farai una brutta fine
Non sei un uomo e farai una brutta fine

Non sei un uomo se non hai la pancia sferica
Non sei un uomo senz’abito buono alla domenica
Non sei un uomo se di notte non vai a bordello
Non sei un uomo se non ti tira il pisello
Non sei un uomo se ti arrendi e non mostri gli artigli
Non sei un uomo se non prendi a ceffoni i tuoi figli
Non sei un uomo se il rispetto che hai non ti basta
Lo sai cosa ti manca? Un ferro nella tasca

Non sei un uomo e farai una brutta fine
Non sei un uomo e farai una brutta fine

Non ascoltare questi maldicenti
Non si avanti con la forza ma con la forza degli argomenti
Non ascoltare questi mentecatti
Un vero uomo si dovrebbe alzare per lavare i piatti

Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Non sei un uomo se non hai lo stereo più potente
E poi si vede dalla foto che hai sulla patente
Non sei un uomo se perdi tempo a studiare sui libri
Non sei un uomo, meglio che inizi con gli scippi
Non sei un uomo se ti beccano la piantagione
Non sei un uomo se dalla prigione fai il mio nome
Non sei un uomo se mi fotti che se me ne accorgo
Non sei un uomo vivo, tu sei un uomo morto

Non sei un uomo e farai una brutta fine
Non sei un uomo e farai una brutta fine

Non ascoltare questi maldicenti
Non si avanti con la forza ma con la forza degli argomenti
Non ascoltare questi mentecatti
Un vero uomo si dovrebbe alzare per lavare i piatti

Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti
Un vero uomo dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti, dovrebbe alzare per lavare i piatti

mercoledì 22 ottobre 2008

Venite a Napoli

Volete vedere grande calcio? Venite a Napoli. Treni, aerei, bastimenti, buongustai solitari, comitive. Sole, pizza e gol. E grandi firme per l'ennesima magica notte in stile maradoniano: Marek Hamsik a pareggiare il bel colpo di Amauri, Pocho Lavezzi a scatenare la festa di Fuorigrotta. La Juve dominata, fin compatita, poi strapazzata, piomba nella crisi più nera, Ranieri è in croce, le armate bianconere guadagnano in silenzio la via di casa. Il Napoli conquista la laurea – centodieci e lode, baci e babà – confermandosi la vera rivelazione del campionato, trascorrendo dalla prudente maturità all’esplosiva potenza nutrita di grande spirito collettivo e dalla classe di due campioni che tutta l'Europa chiede per esporli (vedi Manchester, Chelsea, Inter, tanto per dire) sulla grande scena della Coppa dei Campioni. Ma qui sono, e qui resteranno per la gioia di De Laurentiis e del popolo azzurro che oggi vivono la Grande Resurrezione dopo quasi un ventennio d'attesa dolorosa. All'immagine dell'aristocratico Ranieri ferito dalla sconfitta s'oppone quella dell'Operaio Specializzato Edy Reja una volta di più colpito da magìa nei delicatissimi momenti delle scelte: la mossa di Mannini nella ripresa e quella – magari tardiva – di Denis hanno cambiato la faccia di una squadra che tuttavia aveva già dominato la Juve: perché Vitale non aveva demeritato e Zalayeta aveva fatto onestamente la sua parte. Ma c'è voluto qualcosa di più, dopo i cambi: c'è voluto più cuore, più testa, più cattiveria, e via quell’aura di pietosa condiscendenza che sembrava un atto di comprensione per le disgrazie della Signora; la voglia di concludere alla pari era una tentazione forte, ma il fulmine di Marekiaro ha chiamato tempesta. Vien voglia di rivedersi il film di quel gol suggerito da Lavezzi che per un quarto d'ora era parso affaticato, addormentato, e invece studiava da volpe, regalava sorrisi accattivanti agli avversari (rivedersi quell'abbraccio fraterno a Amauri) pareva rassicurarli; l’urlo di Hamsik lo ha come drogato ed è partito dal suo piede – dal suo cuore – l'ultimo decisivo affondo, il tiro-gol vittorioso che da ieri notte sarà visto e rivisto e rivisto mille volte stropicciandosi gli occhi e per dire al mondo intero che questo è un grande Napoli. Sì, non c'è mai stato dubbio sulla prevalenza dell'azzurro, un pari sarebbe stato un furto juventino: la vittoria ha premiato la prontezza di Iezzo, il sacrificio di Cannavaro, il lavoro inesauribile di Contini la grandezza di Santacroce (mi piace troppo, il ragazzo: mostra classe innata e esperienxa da veterano); eppoi l'inesauribile vena offensiva di Maggio, ala da tempi antichi, la compattezza di Gargano e De Blasi, interditori e suggeritori insieme, la concretezza di Aronica, altro colpo di mercato perfetto. E quei due mostri, giovinezza di una squadra pensata per vincere e divertire. Dicevo, tanto tempo fa, che Reja faceva i miracoli con quel che aveva, gente spesso modesta ma con temperamento giusto per le storiche conquiste della B eppoi della A: e il gioco sparagnino era semplicemente quel che poteva e doveva esibire. Adesso che ha una squadra di ragazzi che ha potuto plasmare, assemblare, istruire, vi diverte anche, amici napoletani. E ballate, ballate insieme a Aurelio De Laurentiis. Il calcio felice è qui: riaprite quelle curve, e lì sarà festa continua.

Italo Cucci

venerdì 17 ottobre 2008

Un tuffo nel passato...

"Rosvita, Rosvita, quanti Teddy ci tocca inventare per tutta la vita..."

http://it.youtube.com/watch?v=3o2IoXO9srU&feature=related

martedì 14 ottobre 2008

Barzelletta - Il pastore e lo yuppie

Un pastore stava pascolando il suo gregge di pecore, in un pascolo decisamente lontano e isolato quando all’improvviso vede avvicinarsi una BMW nuova fiammante che avanza lasciandosi dietro una nuvola di polvere.
Il guidatore, un giovane in un elegante abito di Versace, scarpe Gucci, occhiali Ray Ban e cravatta Yves Saint Laurent rallenta,
si sporge dal finestrino dell’auto e dice al pastore:
‘Se ti dico esattamente quante pecore hai nel tuo gregge, me ne regali una ?’
Il pastore guarda l’uomo, evidentemente uno yuppie, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma: “Certo, perche no?”
A questo punto lo yuppie posteggia l’auto, tira fuori il suo computer portatile della Apple e lo collega al suo cellulare della Sony-Ericson. Si collega a internet, naviga in una pagina della NASA, seleziona un sistema di navigazione satellitare GPS per avere un’esatta posizione di dove si trova e invia questi dati a un altro satellite NASA che scansiona l’area e ne fa una foto in risoluzione ultradefinita. Apre quindi Adobe Photoshop ed esporta l’immagine spedendola via bluetooth e gprs a un laboratorio di Amburgo in Germania che dopo pochi secondi gli spedisce una e-mail sul suo palmare Palm Pilot confermando che l’immagine è stata elaborata e i dati sono stati completamente memorizzati.
Tramite una connessione ODBC accede a un database My-SQL e su un foglio di lavoro Excel con centinaia di formule complesse carica tutti i dati tramite e-mail con il suo Blackberry. Dopo pochi minuti riceve una risposta e alla fine stampa una relazione completa di 150 pagine, a colori, sulla sua nuovissima stampante HP LaserJet iper-tecnologica e miniaturizzata, e rivolgendosi al pastore esclama: “Tu possiedi esattamente 1586 pecore”.
“Esatto. Beh, prenditi la tua pecora.” dice il pastore.
Il giovane sceglie un animale e lo mette nel baule dell’auto. Allora il pastore fa: “Ehi, se indovino che mestiere fai, mi restituisci la pecora?”.
Lo yuppie ci pensa su un attimo e dice: “Okay, perche no?”
“Sei un consulente.” dice il pastore.
“Caspita, è vero….. ” - dice il giovane - “come hai fatto a indovinare?”
“Beh, è ovvio: sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per una risposta che io già conosco a una domanda che essuno ti ha fatto e non capisci un cazzo del mio lavoro. E adesso ridammi il cane!”

venerdì 10 ottobre 2008

Da una lettera ad una rivista femminile:

Appena uscita dalla doccia ... mi guardo allo specchio e penso ad alta voce "Che bello sarebbe avere le tette più grosse!!!"
Mio marito che ha sentito, invece di dire - "Ma non è vero!", come suo solito, dice: "Se vuoi che ti crescano, devi passare un pezzo di carta igienica in mezzo alle tette per alcuni secondi".
Molto dubbiosa, ma decisa a provare tutto, prendo un pezzo di carta igienica e me lo passo in mezzo alle tette per alcuni secondi.
Gli chiedo - "Ma quanto tempo ci vorrà?"
Lui mi risponde - "Devi farlo tutti i giorni per alcuni anni".
“Ma davvero credi che passando un pezzo di carta igienica in mezzo alle tette tutti i giorni mi diventeranno più grosse dopo alcuni anni?"
"Ma certo!...... Se ha funzionato con il culo ......."












Oggi mio marito è ancora vivo e, con alcuni mesi di terapia, forse tornerà a camminare.

giovedì 9 ottobre 2008

Fredda, inospitale Parma

Tema:
Come ti sei trovato a Parma?

Svolgimento:
Male, anzi malissimo.


Partenza da Bologna alle 18:45 appuntamento allo Stadio Tardini. Arrivo a Parma e il dilemma: quale uscita prendere? Ovviamente quella sbagliata, cioè Parma Ovest, che allunga il tragitto di almeno 10 km.
Dopo un paio di vie assurde e di comuni impronunciabili torno indietro e il navigatore si perde: dopo alcuni ricalcali si arrende e mi dice: “Fermarsi e chiedere al primo passante”. O_o
Finalmente trovo delle indicazioni PARMA in una strada secondaria e ritorno alla civiltà, seguendo la Tangenziale Nord e uscendo alla Uscita 3 STADIO: da lì allo stadio il tratto è piccolissimo, Parma è davvero minuscola e lo stadio è in via Partigiani D’Italia 1, in pieno centro cittadino.
Sorge il primo problema della serata e anche il secondo: trovare un parcheggio e un ristorante.
Il ristorante lo trovo subito, chiedendo informazioni ad un giornalaio mi consigliano una trattoria lì vicino, la Trattoria Del Ducato, dove si mangia bene e non si spende tanto, “altrimenti a 500m verso il centro c’è Panseri che costa circa 100 € a persona”.
Ringrazio e vado verso la macchina ma noto un piccolo particolare: il parcheggio è disponibile fino alle 20:30 in quanto da dopo quell’orario è a sola discrezione dei RESIDENTI: alla faccia dell’ospitalità.
Nel frattempo aspetto il mio amico AlexDelPiro e cerco la trattoria dove con moltissima cordialità mi indicano dove parcheggiare (lì vicino, al Barilla Center, una specie di Shopping Mall) e mi prenotano anche un tavolo per due “anche se sarete un poco strettini”.
Ringrazio, ritorno all’auto, arriva il mio amico e comincia la caccia al parcheggio che si svolge in due manche della durata di 15 minuti l’una. Arriviamo al ristorante alle 21 e ci indicano il tavolo: in pieno centro sala.
Posto veramente carino, molto di classe ma non carissimo, Veniamo serviti da una cameriera MOOOLTO carina e giovane con un fantastico paio di occhi azzurri e un bellissimo vestitino corto che lascia pochissimo spazio all’immaginazione
Catturati da questa immagine e da quelle delle ragazze e delle donne che ci circondano (tutte molto carine e tutte vestite da Gucci in su mentre io e Alex siamo in jeans e maglioncino) ordiniamo consigliati dalla padrona di casa.

Devo dire che abbiamo mangiato benissimo.

ANTIPASTI
Salame Ferino (Alex)
Sformatine di zucchine e Basilico (Io)
Strozzapreti al sugo di salama x 2
Brasato al Barolo e Polenta x 2
Crema Catalana (Alex)
Semifreddo di ricotta e amaretti con scaglie di cioccolato (Io)
Caffè x 2
Sangiovese di Romagna
Acqua naturale

Totale 88.50 €

Direi che ce la siamo quasi cavati.

Da lì abbiamo chiacchierato e camminato per la città desertica tranne nei locali del Barilla Center, pieni fino all’inverosimile di fighetti accompagnati da vestitoni, macchinone e puttanoni (mi sia concesso il termine) con anche le 60enni a lumare i tipi e a tirare tardi.
E con un senso di sconforto e un po’ di disagio siamo andati via.

A Parma ci tornerò solo per due motivi, anzi tre.

1) La Cantina Mariachi, un franchising di cucina tex-mex favoloso
2) Sushi Wok, un risorante giapponese dove mangiavano giapponesi: penso valga un poco come i camionisti per una trattoria. J
3) La Trattoria del Ducato e la sua cameriera.


Per il resto, cara Parma, mi vedrai col cannocchiale la prossima volta.

martedì 7 ottobre 2008

Per risolvere il problema degli orinatoi...

...ecco cosa si sono inventati per noi maschietti...

Al concerto dei Within Temptation


Al concerto dei Within Temptation
Originally uploaded by Duca_Barthleby

Finalmente la foto con me, la dolcissima Vale ed il grandissimo Pikappa come ricordo di un concerto meraviglioso.

Problemi di affetto.

Molte delle mie amiche, quando sono un poco alticce, e la serata lo permette, si scambiano piacevoli effusioni in pubblico. Alle mie rimostranze sulla cosa mi hanno detto che molto spesso lo fanno per gioco o comunque perché l’intimità che riescono a raggiungere con una donna non potrò mai capirla.

Loro si vogliono bene senza patemi o fisime mentali, mentre se baciassero me io come minimo mi farei dei trip mentali su cosa fare dopo o cosa dire o come comportarmi.

Quando loro vogliono un poco di affetto lo cercano e lo trovano tra di loro in modo molto libero e naturale.

E io che le posso mai rispondere?

Non ci voglio credere


Non ci voglio credere
Originally uploaded by Duca_Barthleby

-Dove la devo spedire?
-Strada Statale 195, Località Sailletta
- ...e mi scusi, come si scrive Sailletta??
- ora glielo detto, pronto a scrivere?
- si, mi dica...

domenica 5 ottobre 2008

Poesia - Niente da dire

La penna cade sul foglio
Bianco come la mia mente
Oggi mi sembra di essere
Vuoto
Senza nulla
Senza resistenza
Senza nulla da dire

E giro lo sguardo
Cerco un motivo per dire
Le cose che ho dentro
Ma non trovo nulla
Nessuna emozione
Nessuna intenzione
Nessuna cosa da dire

E i miei amici sono via
E non trovo una carezza
E la musica sembra stupida
E sento solo un pugno
Dritto allo stomaco

Oggi parlo
Ma la voce non la sento mia

sabato 4 ottobre 2008

I miei organi sono talmente belli che...

I miei organi sono talmente belli che invece delle vene ho la Walk of Fame.

I miei organi sono talmente belli che sono quelli che usano i concertisti quando suonano, i migliori al mondo!!!! E che suono…..

I miei organi sono talmente belli che hanno il fan club.

I miei organi sono talmente belli che le mie ecografie hanno vinto il Premio come Mister Universo Interiore del 2007.

I miei organi sono talmente belli che le mie ecografie fanno luce e su E-bay sono moooooooooolto quotate

I miei organi sono talmente belli che le mie ecografie girano su internet.

Lo sapevate che...

Lo sapevate che il Telepass non è un sostitutivo del Viagra, anche se fa alzare la sbarra?

Lo sapevate che quando nella pubblicità dello yogurt dicono che aiuta la tua naturale regolarità, in realtà è un modo come un altro per dire che fa cagare?

Lo sapevate che tira più un pelo di figa in salita che un carro di buoi in discesa?

Lo sapevate che se per un punto passano infinite rette, non si capisce per quale motivo per due punti ne debba passare una sola?

Lo sapevate che la neve cade a fiocchi perché se cadesse a nodi non si scioglierebbe?

Lo sapevate che in Cina l'omosessualità maschile è un male inculabile?

Lo sapevate che fare lo sgambetto all'Espresso per Bari crea gravi danni alla salute?

Lo sapevate che se ti rompi un piede zoppichi, ma se te ne rompi due non zoppichi più?

Lo sapevate che ha visto più patatine Rocco Siffredi che un commesso al McDonald?

Lo sapevate che le sigarette Camel hanno come emblema un dromedario?

Lo sapevate che Edward “mani di forbice” si è masturbato una volta sola?

Lo sapevate che per i mangiafuoco sono normali i bruciori di stomaco?

Lo sapevate che gli Zero Assoluto contraddicono le leggi della termodinamica?

mercoledì 1 ottobre 2008

Sei bolognese se....

Una perla del Rave.

…quando arriva un amico con altri amici che non conosci non ti presenti…
…sei abitudinario, vai sempre negli stessi posti da anni e poi dici che a Bologna non c'è mai un astrokazzo di Gundam da fare…
…se chiami via Riva di Reno via Rivareno e via dell'Indipendenza via Indipendenza…
…non sopporti i fuorisede e poi quando Bologna si svuota ti lamenti che i locali sono vuoti…
…se la domenica vai a marina di Ravenna al sottomarino e alla duna…
…ti sposti sempre e comunque in macchina…
…ce l'hai con tutti punkabbestia e fuorisede che ti rovinano il tuo bel centro storico…
…credi che il tuo lessico sia universale e pretendi che la gente ti capisca (per questo parli solo con bolognesi)…
…sai cosa vuol dire 'TIRO' e 'RUSCO'…
..sei fiero di appartenere al 'mazzini' o 'san vitale' o 'saragozza'…
…ogni volta che passi sotto al nettuno con qualcuno che non è mai stato a Bologna lo porti nella posizione in cui il nettuno è in erezione…
…tifi Bologna e te ne vanti con tutti i tuoi amici juventini, milanisti e interisti....
…hai sempre qualche amico con delle bazze che ti fanno risparmiare…
…se al supermercato chiedi al cassiere: 'Mi dà una sportina'…
…se al supermercato alla domanda 'altro?' rispondi 'altro grazie'…
…se mangi le crescentine ma non sai spiegare cosa sono…
…se dici "pòlleg" o "polleggio" in continuazione…
…se almeno una volta nella tua vita sei stato 'su a San Luca a piedi'…
…se quando sei sorpreso esclami 'Socmèl!'…
…se hai mangiato almeno una volta le tagliatelle col ragù (quelle originali però!)…
…se nel weekend ti esalti perchè c'è la piazzola…
…se anche se non sei interessato allo sport, sei stato almeno una volta all'interno del
dall'Ara…
...se adori 'l'aperitivo alla bolognese'...
…se la tua 'S' e la tua 'Z' sono più o meno la stessa cosa…
…se ad un appuntamento romantico la porti sui colli di notte...
…se hai passato almeno un sabato pomeriggio a fare avanti e indietro per via Indipendenza...
…se ogni volta che passi sotto alle due torri stai con il naso all'insù mezz'ora…
…se quando ti dicono 'Ci troviamo sotto al Nettuno!' non pensi che sia il caso di
iniziare un corso accelerato per astronauti….
…se guardi E'tv….
…se hai visto una partita di sano basket bolognese…
…se non puoi fare a meno dei 'turtlèn'...
…se almeno una volta ti sei messo al centro di piazza Maggiore difronte a San Petronio...
…se per te i giardini margherita sono il posto dove passi i tuoi momenti di solitudine...
…se per te l'Alma Mater non è un'università come le altre...
…se alle 7 di sera non rinunci ad un'aperitivo in centro…
…se non puoi fare a meno della pizza da Altero quando hai fretta...
…se non ti offendi (ma anzi..) se i nonni ti chiamano cinno...
...se il derby diventa la cosa più importante per almeno una settimana...
... se vai in un locale e...."soccia che casino c' è stasera, non si riesce neanche a girare! E poi mezz' ora per stò drink ed è tutto ghiaccio!" e la settimana dopo sei ancora lì!...
...parli in continuazione di persone che hanno una gran cartola ma non sai spiegare cosa vuol dire...
...se quando stai tornando a Bologna in autostrada cerchi subito San Luca...
...quando faccio visitare il centro a degli stranieri, mostro il canale di via Piella e li porto sotto al portico di Palazzo Re Enzo per far provare l'effetto "telefono naturale"...
..."quella se l'è trombata mezza Bologna" .... ma tu se sempre nella metà sbagliata...
...se quando viene giù la Madonna di San Luca, pensi che pioverà tutta la settimana...
...se nel periodo natalizio almeno un salto alle bancarelle di santa lucia lo fai sempre...
...se hai fatto almeno un Puttan Tour sui Viali...


Sei di Bologna se...
non te ne vorresti mai andare!!!

Video - IO

In tanti anni in tutti quanti gli eventi a cui ho preso parte in tutte le mie attività, che si parli di enigmistica, di origami, di goliardia, di giochi di ruolo, di hattrick, sono sempre stato io quello che faceva le foto agli altri, e ciò comporta l'avere pochissime foto che ritraggono me.
Mettendo a posto le mie foto su Flickr (http://www.flickr.com/photos/barthleby/) mi sono detto: perchè non raccogliere tutte le MIE foto e farne un video?

Ed ecco qua il frutto delle mie fatiche.

Nostalgia

Io ho 29 anni e ormai sono responsabilizzato al massimo, vivo da solo in una città in cui mi sono trasferito da 3 anni lontano dalle mie vecchie compagnie e penso da solo a me stesso, alle mie esigenze, a tutto.
Ormai sono un uomo autosufficiente (e qua ci vorrebbe il tono alla Gaber).
Ma certe volte parte il film della mente e certe scene, certe serate, certi momenti in cui non avevi nessuna preoccupazione e tutto il mondo sembrava tuo... beh, sì, quei momenti di mancano da morire.
Ho nostalgia.
Ho nostalgia di quello che è stato, di quello che ho vissuto, di come ero, della mia incoscienza, del mio poter non pensare al futuro, a nulla.

Canzone - Dima Bilan - Believe

Mi internazionalizzo.

Dima Bilan - Believe
(Дима Билан - Believe)

Music & Lyrics: Dima Bilan, Jim Beanz

Even when the thunder and storm begins
I'll be standing strong like a tree in the wind
Nothing's gonna move this mountain or change my direction
I'm falling off the sky and I'm all alone
The courage that's inside is gonna break my fall
Nothing's gonna dim my light within

But if I keep going on
It will never impossible, not today

Cause I got something to believe in
As long as I'm breathing
There is not a limit to what I can dream
Cause I got something to believe in
Mission to keep climbing
Nothing else can stop me if I just believe
And I believe in me

Even when the world tries to pull me down
Tell me that I can't, try to turn me around
I won't let them put my fire out, without no

But if I keep going on
It will never impossible, not today

Cause I got something to believe in
As long as I'm breathing
There is not a limit to what I can dream
Cause I got something to believe in
Mission to keep climbing
Nothing else can stop me if I just believe
And I believe

I can do it all
Open every door
Turn unthinkable to reality
You see I can do it all and more

Believe
Can't stop me if just believe
And I believe in you


Presentata e vincitrice dell'Eurovision Song Contest 2008 con un grandissimo cammeo di Evgeni Plushenko.
http://it.youtube.com/watch?v=_XR5xrU02yo&NR=1
Mi ricordo un tempo
di cuori come marinai
lacrime di sale sulla pelle
e tamburi lontani
a segnare le ore stanche
compagne di gabbiani pensieri.

Mi ricordo un'ora
di cuori come pirati
assaltare i tuoi porti
ubriacarsi di te
svendersi per amore
e poi ripartire tristi.

27 maggio: ho imparato
che se un amore è condannato
niente al mondo potrà salvarlo.

lunedì 29 settembre 2008

Ci cambiano Heidi

Un tv movie di animazione per raccontare la storia della piccola orfanella a cui "sorridono i monti": è Heidi, in onda in prima visione tv il 17 giugno alle 21:10 su Italia1. Tradotto in 50 lingue, venduto in più di 100 milioni di copie nel mondo, il romanzo scritto da Johanna Spyri nel 1880 sulla storia della bimba svizzera è ancora oggi uno dei più celebri, inesauribile fonte anche per la tv.


Ora, la nostra vecchia Heidi era questa:






La NUOVA Heidi è questa:








La domanda mia è : PERCHEEEE'?

domenica 28 settembre 2008

Earth Overshoot Day

Oggi, 23 settembre 2008, è l' Earth Overshoot Day. Il giorno in cui l'umanità ha utilizzato tutte le risorse che la natura riesce a generare in un anno secondo il Global Footprint Network fondato da Mathis Wackernagel. Questo significa che ci occorre circa 1,4 volte la Terra per soddisfare le nostre necessità. Ci stiamo mangiando il pianeta. Il blog ha intervistato Wackernagel, l'inventore del concetto di impronta ecologica, un indice statistico che mette in relazione il consumo di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.

"I monaci italiani introdussero il concetto di contabilità per i soldi. L'impronta ecologica è qualcosa di simile applicato alle risorse: se pensiamo come contadini, invece che ai soldi pensiamo a quanto territorio abbiamo disponibile per i pascoli, le coltivazioni eccetera. Questo è ciò che abbiamo a disposizione e quello che usiamo per il cibo, l'energia, eccetera.
Se guardiamo quante risorse consumiamo dal primo gennaio al 23 settembre, l'Overshoot Day, e facciamo un confronto con la produzione annua totale vediamo che dal primo gennaio al 23 settembre abbiamo consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un intero anno.
Quando sono nato, nel 1962, l'umanità usava la metà delle risorse rigenerabili in un anno.Finora siamo riusciti, con la tecnologia, a spremere il pianeta. Alcune aree del mondo hanno sperimentato il collasso perché sono troppo povere per importare risorse extra rispetto a quelle che riescono a produrre in loco.
La Svizzera, ad esempio, che è abbastanza ricca consuma tre volte le risorse che il suo ecosistema riesce a rigenerare. Finché avrà sufficienti risorse finanziarie, potrà comprare le risorse naturali. Le ultime stime per l'Italia sono per il 2003: 4,2 ettari di spazio ecologico produttivo rispetto a 1,8 disponibili nel mondo; un po' meno di tre volte quello che è disponibile nel mondo. La biocapacità dell'Italia è di un ettaro per persona, un po' di più della metà della media mondiale. Ci vogliono quindi 4 Italie per supportare il consumo degli italiani. Altri casi sono Haiti o il Darfur, che sono molto più limitati nella disponibilità di risorse in loco e finite queste non sono in grado di importare risorse extra da fuori e si trovano a fare i conti con gravi carenze di materie prime.
Ci sono bellissimi esempi storici, belli anche perché lontani nel tempo. Quando l'impero romano era al suo apice, a Roma abitavano un milione di persone. Quando l'impero collassò, la città non riuscì più a trasportare le risorse dai posti più lontani. La città in pochissimo tempo scese a 50.000 abitanti appunto perché poteva contare sulle risorse locali non riuscendo a trasportarne da fuori. Questo è il miglior esempio storico.
Ci sono tre aree su cui ci dobbiamo concentrare: la prima è che, come per l'economia, dobbiamo essere coscienti di quanto spendiamo e quanto utilizziamo.Una buona contabilità non salva dalla bancarotta, ma aiuta a capire quanto ci siamo vicini.
La seconda: se si guarda alle infrastrutture costruite oggi o nel passato... le infrastrutture rimangono per decenni. Pensate a come sono costruite le vostre città: questo determina come vivete in queste città, determina per decenni quanto le case consumano.
La terza, è orientare l'innovazione nella giusta direzione. L'innovazione è il miglior strumento per risolvere i problemi, ma se non è concentrata sui problemi giusti questi non verranno risolti. Se abbiamo chiare le questioni da risolvere possiamo raggiungere gli obiettivi dell'innovazione più facilmente e iniziare a investire in questi obiettivi.
Posso dirvi quale energia useremo, è abbastanza ovvio: oggi usiamo circa 15 terawatt di energia per alimentare l'economia mondiale. Il Sole fornisce 175.000 terawatt al nostro pianeta. Quindi di sicuro questa sarà la fonte utilizzata maggiormente, come abbiamo fatto nel passato, nei primi 500.000 anni della storia dell'uomo.
Io spero che inizieremo a capire che i rifiuti non sono la fine del ciclo, ma l'inizio.I nostri rifiuti possono diventare una significativa risorsa per la nostra economia: la cosa peggiore che possiamo fare con i rifiuti è mescolare rifiuti diversi, è uno spreco.Separandoli hanno molto più valore: dalla carta si ricava carta, dal metallo il metallo, eccetera.L'organico può diventare concime tramite il compostaggio senza contaminare il resto dei rifiuti.Alcune parti possono avere un valore energetico che si può ricavare dalla combustione.I rifiuti dunque possono essere una grande opportunità e una risorsa per l'economia e non il problema che sono oggi."

Paul Newman è morto.

Paul Newman è morto. Aveva 83 anni e da tempo era malato di cancro. La notizia è stata confermata da una portavoce della famiglia. La morte è avvenuta ieri. Il grande attore viveva a New Haven, nel Connecticut.

ANNUNCIO FONDAZIONE ATTORE - Sul sito della 'Newman's Own Foundation' è apparso un comunicato con l'annuncio della morte del grande attore.
"Il nostro amico Paul Newman è venuto a mancare - afferma l'annuncio della fondazione - abbiamo avuto la fortuna di conoscere molto vene questa persona straordinaria". La foto di Paul Newman è stata aggiornata con la data della morte dell'attore. "Paul Newman era un grande attore. La sua grande passione erano le corse di auto. Il suo amore erano la famiglia e gli amici - ha dichiarato Robert Forrester, vice-presidente della Fondazione - Il suo cuore e la sua anima erano dedicati alla causa di fare del mondo un posto migliore". Quando la notizia della morte di Newman aveva cominciato a circolare oggi sui blog, la versione Usa di Wikipedia era stata la più rapida a corredare la sua biografia online con la data della morte.

PRESIDENTE FONDAZIONE ANNUNCIA MORTE PAUL NEWMAN - "Stamani alle 7,30 ho ricevuto una mail dall'America che mi ha fatto sapere che Paul Newman non è più tra noi". Con queste parole Vincenzo Manes, presidente della fondazione Dynamo Camp di Limestre (Pistoia), che fa parte dell'organizzazione internazionale di solidarietà fondata dall'attore americano, ha annunciato la morte di Paul Newman alla festa annuale della fondazione. E' scattato, fra i presenti, un applauso durato alcuni minuti.

Manes - che oltre ad essere presidente della Fondazione Dynamo, primo fondo italiano impegnato nella "venture philantropy" al quale si deve la realizzazione della struttura è anche vicepresidente esecutivo di Kme group, proprietaria dell'area di Limestre dove sorge il camp -, dopo aver annunciato la scomparsa di Paul Newman ne ha ricordato le qualità artistiche e umane. Intanto su uno schermo venivano proiettate immagini dell'attore relative anche alla sua visita, due anni fa, al cantiere della struttura e anche alla Ferrari a Maranello dove provò in pista la Ferrari 599 GTB Fiorano. "E' stato un grande attore, regista, corridore d'auto, imprenditore, filantropo, fortemente impegnato in politica tanto da essere il numero 19 nella lista dei nemici di Nixon, un marito e padre amorevole - ha detto Manes -. Lo conoscevo da tre anni e mezzo, lui era venuto qua e io ero andato in America più volte. Era una persona straordinaria: la cosa che più mi ha impressionato era la sua semplicità. Era veramente uno di noi" ha poi concluso Manes mentre veniva fatta partire la canzone "One of us". Dynamo Camp è una struttura specializzata nell'accoglienza e la terapia di bambini affetti da gravissime malattie e dimessi in via temporanea o definitiva dalla degenza ospedaliera. E' affiliato alla fondazione "A hole in the wall" che Paul Newman fondò negli Stati Uniti promuovendone l'attività in tutto il mondo: oltre venti i camp diffusi in Usa ed Europa occidentale. L'attore visitò la struttura - all'epoca un cantiere aperto - il 4 maggio 2006 su invito di Manes. Newman, arrivato in elicottero, effettuò passeggiando un tour fra i vari edifici della struttura, commentando il progetto con le parole "It's a magic place": "E' un luogo magico". Inaugurato ufficialmente nel 2007, Dynamo Camp accoglie durante l'estate decine di bambini dimessi dagli ospedali o durante pause delle terapie in clinica, mettendo a disposizione spazi ricreativi, sale per terapie, foresterie per i familiari, aule scolastiche, spazi all'aperto, laboratori, teatro. La struttura, che si estende su 20 ettari è stata ricavata recuperando capannoni industriali, residenze e aree appartenute alla Smi, Società metallurgica italiana che fino al 1984 ha avuto qui uno dei suoi poli produttivi. Dynamo comprende anche parte della riserva di caccia frequentata dal presidente della Smi, Luigi Orlando, morto nel 2005.

martedì 23 settembre 2008

I Prelevatori

Per la mia lunga esperienza sia sul campo di lavoro che come mero utilizzatore del servizio sanitario nazionale (volutamente in minuscolo), esistono 3 tipi di individui che rispondono al nome di “prelevatori”, cioè coloro che hanno l’ingrato compito di prelevarti il sangue manco fossero agenti in borghese del Fisco.
Diciamo innanzitutto che i prelevatori partono dalle persone senza una minima istruzione ma che fanno questo mestiere da circa 30 anni (e sono i migliori secondo me, quelli che hanno imparato anni e anni fa sul campo, ahimè sulle povere vittime malcapitate) e arrivano ai dottori laureandi che si chiedono cosa hanno fatto di male per meritarsi questa incalzante routine mattutina da circa 120 persone al giorno di diadocumento-diabraccio-laccioemostatico-cercalavena-trovata-batuffoloconalcol-stringailpugno-siringa-prelievo-batuffolo-cerotto-pregopuòandare.

Secondo la mia ventennale esperienza abbiamo 3 classi e dico 3 di prelevatori.

Classe A) I sadici.
La peggiore: costoro godono nel vedere il terrore dipingersi negli occhi dei malcapitati, agiscono lentamente apposta per godersi il momento della tortura, con una calma certosina e studiata cercano la vena, hanno un tono di voce studiatissimo che nemmeno ad Hollywood insegnano, infilano piano l’ago nella vena e poi hanno un misto di ribrezzo ed estasi quando lo tirano fuori dal braccio.
Spesso aumentano il pathos raccontando fatti crudeli di episodi precedenti con vittime che si sono comportate in modo schizoide o sono svenute oppure descrivono minuziosamente il percorso dell’ago nel tuo corpo.
Quando sei uscito dalla stanza, sei pronto per accendere un cero alla Madonna per essere sopravvissuto e vedi con la coda dell’occhio il prelevatore che si accende una sigaretta post-orgasmo.

FRASE DA DIRE: “Tra colleghi ci capiamo, io sono agopunturista”
FRASE DA NON DIRE: “Non mi farà male, vero?”

Classe B) Gli annoiati.
Questa particolare classe di prelevatori ha il tatto di un Moncler e la gentilezza di un rotolo di carta vetrata.
Noiosamente ti ricevono, annoiati ti dicono di sederti, sempre più annoiati ti prelevano il sangue, ti dicono due frasi di rito e ti salutano. Tu non capisci se hai fatto loro un torto o se ce l’hanno con l’intera umanità che stamattina si è condensata in te.
Quando esci dalla stanza sei convinto di essere stato la cavia involontaria di un nuovo esperimento scientifico e pensi che tra poco il prelevatore si attacchi alla corrente con la sua presa neuronale per ricaricare le batterie che si stavano esaurendo.
Provare a fare loro un complimento è come pisciare contro vento: assolutamente inutile se non dannoso.

FRASE DA DIRE: “Ci metteremo un attimo, tanto le mie vene si trovano subito”
FRASE DA NON DIRE: “Lo sa che è stato proprio bravo?”

Classe C) I PGR (per grazia ricevuta)
I più pericolosi: addirittura loro si stanno chiedendo chi sono e cosa ci facciano lì ma soprattutto chi glielo ha fatto fare di specializzarsi in ematologia o medicina clinica.
Appena entri noto l’occhio sfuggente e preoccupato del prelevatore che rimbalza tra il tuo braccio e la sua strumentazione neanche fossimo a Wimbledon. Cominci vagamente a preoccuparti ma vuoi dargli fiducia.
Con un timido sorriso e un certo coraggio porgi il braccio, sbagliando clamorosamente.
In questo momento hai scatenato un senso di paranoia secondo solo alla Sindrome di Stoccolma nel prelevatore che è convinto che TU sia convinto che lui sia bravo e non vuole deluderti. E QUI comincia il dramma.
Comincia le solite operazioni di routine, ma con mano malferma e tentennando. Cerca la vena con la stessa fortuna e la stessa pazienza di Paperino in una miniera del Klondike e finalmente esclama trionfante: “Trovata!”
Tu pensi che ormai il più è fatto, ma sbagli. Lui infila l’ago nel braccio con una sicurezza da paura ma sbaglia clamorosamente luogo e buca un posto lì vicino e così via: al 4° foro stai per ribattere che il tuo braccio non è un Gratta e Vinci versione Ospedale ma finalmente un piccolo tuffo nella siringa indica che stavolta ce l’ha fatta.
Ma ovviamente ha preso una vena piccola, quindi la siringa si riempe di poco e lui deve rimbucarti, stavolta chiedendoti l’altro braccio: tu, ormai versione moderna di San Sebastiano, porgi l’altro tuo prezioso incavo sperando che non combini lo stesso macello che ha fatto dall’altro lato ma invano: almeno da questo punto di vista è equo.
Dopo 9 buchi, 2 siringhe, 3 cerotti e 4 batuffoli imbevuti di spirito, puoi finalmente alzarti e scappare via da quel luogo di perdizione. Ci sono ottime probabilità che il prelevatore svenga appena esci dalla stanza.

FRASE DA DIRE: “Lo sa che è stato bravo?”
FRASE DA NON DIRE: “E’ sicuro di quello che fa?”

domenica 21 settembre 2008

Poesia - Un orologio interno

Tic tac tic tac tic tac
Adesso scatta
Sì, sì, la sento
Siamo vicini
Ecco le lancette
Mettersi in posizione
Sento il tempo
Che sta arrivando

Tic tac tic tac tic tac
E’ sarà come sempre
Come ogni volta
La mia tristezza
Ad orologeria
Che parte da sé
Per farmi sentire male
Per darmi un segnale

Tic tac tic tac tic tac
E ci starò male come sempre
E mi chiuderò in me
E mi farò compatire
E scriverò poesie
E mi sentirò solo
E penserò solo a me
E sarò in crisi

Tic tac tic tac tic tac
E poi tornerò in me
Riguarderò il cielo terso
E mi dirò che non è così
Che non devo farmi del male
Che posso farcela
Che devo riprendere a salire
E il suono si fermerà.







… tic tac tic tac tic tac…

Canzone - Estra - Preghiera

Ho visto il più puro
degli uomini duro
rinunciare a te
Ho visto quel muro
che si chiama futuro
crollare su di me
Ho pianto la fine
di un sogno già incline
a finire in te
Ho pianto giù al fiume
sporcato da schiume
tremavo per te

Ho teso la mano
a quel gesto lontano
più lontano da me
Ho teso la mano
e poi piano piano
ho cantato per te
Ho come ogni mia sera
una nuova preghiera
scrivo sempre di te
Ho come ogni mia sera
pregato chi c'era
e non è più con me

venerdì 19 settembre 2008

La lotta alla mafia

Uomini e mezz'uomini, ominicchi, piglianculo e quaquaraquà

Gli italiani non si meritavano Giovanni Falcone. Lui sapeva che lo avrebbero ammazzato. Così come lo sapeva Paolo Borsellino. Sono andati a morire come i primi cristiani nel Colosseo. Lasciati soli dalle istituzioni, dai partiti, da molti colleghi. Borsellino morì di fronte alla casa della madre. Non fu prevista nessuna misura di sicurezza. Ci andava ogni domenica. L'autobomba fu parcheggiata a pochi metri dal campanello del cancello. Il 13 luglio 1992, sei giorni prima dell'attentato, disse a un poliziotto: "Sono turbato. Sono preoccupato per voi, perché so che è arrivato il tritolo per me (dal continente, ndr) e non voglio coinvolgervi" (*).
Sedici anni dopo Capaci, il presidente del Consiglio si chiama Silvio Berlusconi. In Parlamento ci sono Cuffaro e Dell'Utri. La mafia non ha più bisogno delle bombe. Gli bastano le leggi. "Un rapido elenco di 'riforme' : 1) sostanziale abolizione dell'art.41 bis che impediva la comunicazione tra i detenuti e l'esterno; 2) revisione di alcuni articoli del codice di procedura penale che hanno posto limiti all'utilizzabilità delle dichiarazioni accusatorie; 3) dopo la revisione di tali norme, vero cedimento alle richieste della destra, nessuna disposizione è stata varata a tutela dei cittadini non mafiosi che testimoniano nei processi di mafia; 4) la nuova legge sui collaboratori di giustizia ha provocato un'unica conseguenza: non si pente più nessuno; 5) la possibilità di allargare l'istituto del rito abbreviato anche ai reati più gravi, con uno sconto immediato di un terzo e la contemporanea conclusione delle indagini su quei fatti. A ciò va aggiunto che nessuna iniziativa è stata adottata per rendere operativa l'anagrafe dei conti e depositi bancari prevista sin dal 1991 su suggerimento di Giovanni Falcone". (**)
Intervistato da Francesco Licata nel febbraio del 1991, Falcone si lasciò andare a uno sfogo: "Ma cosa credono questi signori? Davvero sono convinti che siamo tutti uguali? Credono che mi stia salvando la vita? Io non ho paura di morire. Sono siciliano, io. Sì, io sono siciliano e per me la vita vale meno di questo bottone". (**)
Lo psiconano vuole riformare quello che è rimasto della Giustizia e dice di volerlo fare "ispirandosi al pensiero di Falcone". Può permettersi di dirlo senza che nessun giornalista presente gli sputi in faccia o, più sobriamente, gli ricordi la permanenza dell'eroe Mangano nella sua villa di Arcore. La riforma della Giustizia è già avvenuta da tempo. L'hanno attuata D'Alema e Fassino, Castelli e Berlusconi, Prodi e Mastella. Un passo alla volta. Un allungamento dei tempi di prescrizione alla volta. Un indulto alla volta. Una limitazione delle intercettazioni alla volta. Un'abolizione del falso in bilancio alla volta. Oggi siamo ai chiodi bipartisan nella bara.
Don Arena, nel romanzo: 'Il giorno della civetta' di Sciascia, divideva l'umanità in uomini e mezz'uomini, ominicchi, piglianculo e quaquaraquà. Falcone era un uomo, noi, che siamo rimasti, cosa siamo?

(*) L'agenda rossa di Paolo Borsellino. Lo Bianco, Rizza. Ed. Chiarelettere
(**) Storia di Giovanni Falcone. La Licata. Ed. Feltrinelli

Personalmente mi sento di dire una cosa. Ricordate i 900 ragazzi di Palermo che due domeniche fa hanno ballato in piazza testimoniando contro la Mafia ? Ed altri 100 obbligati dai loro genitori a starsene a casa. Cosa impensabile fino a 10 anni fa.

E’ il segno che il sacrificio di uomini quali Falcone, Borsellino, Cassarà, non è stato inutile. Cerchiamo di esserne consapevoli.

Gianpietro

giovedì 18 settembre 2008

I soprannomi questi conosciuti - parte II

[Riassunto delle puntate precedenti: prima ero palloncino, poi puccio, dopo scienziato pazzo, alla fine barthleby. Ma chi ero realmente? Cosa ero? Cosa sono? Dubbi esistenziali su Reiduchescional Channel! MBUTI!]



… Cambiato tutto come?

Beh, barthleby prende il sopravvento grazie anche alla mia frequentazione RL (real life, dal vivo insomma) di molti dei personaggi che conosco on-line, nei forum che ho creato o frequentato.

E poi c’è il lavoro, il trasferimento a Bologna, la mutazione a Duca_Barthleby per colpa di Hattrick, un gioco di calcio manageriale online a cui ancora molto legato e grazie al quale ormai sono indissolubilmente legato alla mia “carica” nobiliare (addirittura un ragazzo mi ha messo sulla busta per la partecipazione al suo matrimonio “AL DUCA”) e la conoscenza di una serie di gruppi di persone che mi ha associato vari nomignoli.



Per i ragazzi del bar sotto casa sono “a dottò”, nomignolo legato alla mia conoscenza e alla mia qualifica ufficiale di laureato e di lavoratore come Ufficiale Giudiziario.

Per la cricca del bar sono “Steve” o “Zanico”, abbreviazione di Zanichelli, e qui è inutile che lo spieghi…

Per CouchSurfing, un sito di scambi culturali e di viaggi in giro per il mondo, sono “Walkypedia”, l’enciclopedia ambulante.

Per la Goliardia, un gruppo di persone legate all’Università, sono “Onano”.

Per l’enigmistica rimango il buon vecchio barthleby, ma qui ho anche una carica onorifica: Official Barman of AEnigmatica.

Per i colleghi di lavoro sono “Stefìno”, “Pallone” o “Pellone”.



Ormai solo per la mia famiglia sono Stefano.

Sarà per questo che quando mi chiamano Stefano mi sento quasi a disagio?

Diceva Pirandello che nella vita si è “Uno, nessuno e centomila”.

Diciamo che io mi avvicino al migliaio mi sa…

mercoledì 17 settembre 2008

I soprannomi questi conosciuti - parte I

Da quando sono piccolo ho sempre avuto un soprannome, e tutti erano più o meno basati sulla mia enorme cultura, spesso agitata a sproposito e sventagliata davanti a tutti.
Che io mi ricordi, il primo risale a quando avevo 12 anni ed era "palloncino", simpatico nomignolo affibbiatomi appena traslocato da quegli stronzi che abitavano nel mio parco che sarebbe stata la mia casa per quasi 20 anni, per la mia forma rotonda che ai quei tempi era molto più accentuata.
Subito dopo, nella compagnia dei miei amici "storici", nacque il soprannome che mi accompagna come una seconda pelle da ormai 20 anni: "Puccio".
Ci sono 2 teorie sulla nascita dello stesso.
1) Stefano, in greco, vuol dire corona, e ai miei tempi c'era un giornalista di nome Puccio Corona.
2) L'abbreviazione di Puccettone, soprannome dato a Fantozzi da un suo collega di lavoro.
Subito dopo, cominciata la scuola, è nata l'era dello "scienziato pazzo" (eh, lo studiare chimica non aumentava di molto la possibilità di cambiare registro...) fino all'università dove stranamente non ne avevo nemmeno uno.

Contemporaneamente all'università cominciava la mia vita internettiana e quindi il nomignolo per internet. Alla fine la scelta cadde su "barthleby", una strana fusione tra il personaggio di un libro di Melville "Bartleby lo scrivano" e il barth (leggasi bard in inglese), il bardo di medioevale origine, il mio personaggio preferito nelle mie campagne di gioco di ruolo. :D

E da lì comincia tutto.

Hattrick - Le punizioni indirette secondo frap77

le sostituzioni, prima si prima no poi solo nelle giovanili, la tattica si e poi no, i calci di punizione diretti e indiretti, si ma solo un po' in amichevole...il live che va e non va...il bug dietro l'angolo...

ecco poi cosa succede in campo:


arbitro: fiiiiiiiiiiiiiiiiiii! punizione.

allenatore Peralta: punição! punição!


i giocatori in conciliabolo attorno alla palla:

Cascino: ahò! è de prima?!

Hasan: inshallah, di seconda!

Castellani: freghete! scicuro??

Traina: miiiin***a e mo?

Birkisson: Sæt er lykt úr sjálfs síns rassi!

Bassini: Uè F**a! che dice chel terun de islandes?

Grasseni: oooi! dicono dalla panchina che è indiretta!

Pirruccio: Oh che bello! Ciao mamma!

Traina: Se è in diretta si può vedere solo se hai la TV in bianco e nero, con quella a colori non va!

Grasseni: Moo Socc'mel! "indiretta", non "in-diretta"!

Rudušs: Только дружественные товарищи!!!!

Bassini: ...

Valverde: eu tiro!!!

Bassini: Drughè d'un colombian! Va a ciapà i ratt!

Traina: min***a Bassì, con un senatore parlasti!

Bassini: Chi laüra ghà una camisa e chi fà nagott ghe n'à dò!!!

Grasseni: aspettate che leggo le regole!

Castellani: aaahaaah è arrivat' lu secchiò!

Grasseni: solo in amichevole!

Traina: è questa cu min***a iè?

Grasseni: amichevole!

Castellani: efffreghete! nu sacc di mazzarell...

Pirruccio: oh, fasc'm prest', l'arv'tr s'ste'ngazz!!

Castellani: aaaah! Se li corn'fuss'fresch''nnanz ce starrìjj' nu bosch'!

Grasseni: allora vediamo...I Calci piazzati indiretti sono punizioni di seconda, il cui risultato dipende dall'impegno di squadra...

Pirruccio: oooh Bassìì, c' sbagliamm' a punizion' iè corpa tau ca na' stà fesc' nu' c...

Grasseni: Per il calcolo d'attacco vengono usati (in ordine d'importanza) la media dell'abilità attacco di tutti i giocatori (eccetto il portiere), la media della loro abilità in calci piazzati...

Basseni: uè Hasan! Fi*a! ce l'hai una calcolatrice in mezzo a tutto il rusco che vendi?

Traina: min***a Bassì! rispetto! Hasan è extraterrestre!

Bassini: ...a me pare extracomunitario terun!

Grasseni: ...e l'abilità in calci piazzati del vostro tiratore scelto...

Castellani: Cascino! Cascino! ca l'attan' iè carabi...

Grasseni: Oooiii! briza strazzer... e per il calcolo della difesa vengono usati (in ordine d'importanza) la media dell'abilità Difesa di tutti i giocatori (ad eccezione del portiere), la loro media in calci piazzati, e le skill parate e calci piazzati del portiere che deve parare.

Pirruccio: Aspè Grassè ca stoc'a'fazz' l'cunt...c'a'caspt'iè la "media dell'abilità d'attacco"?

Cascino: vabbè io sboccio e se fa la conta pe chi tira...

Piove pioviccica
il sedere ti si appiccica
si appiccica sulla sedia
e tira che si spiccica


Punizione a due fuori area quando siamo giunti al 68 minuto. Per la battuta si avvicinano in tre, ma dopo il tocco iniziale è Einar Birkisson che, senza rincorsa, colpisce d'effetto il pallone, mandandolo millimetricamente sotto l'incrocio dei pali. Applausi dagli spalti per la grande realizzazione!



Traina: min***a!

Birkisson: Kemst þó hægt fari!

lunedì 15 settembre 2008

B.E.W. - Atleti e fede

Ogni tanto la mia mente funziona come il famoso gioco del “Bersaglio” della Settimana Enigmistica e fa delle associazioni alla Sherlock Holmes. E ho pensato: “Perché non scriverle nel blog?”

Ed ecco la mia nuova rubrica dal titolo “Bersaglio elementare, Watson!” o abbreviata B.E.W.

Stamattina in auto guardavo il nuovo manifesto del CEPU con testimonial la Carolina Kostner.
Subito la mente è volata al ragazzo, quell’Alex Schwarzer fantastica medaglia d’oro nella marcia 50km.

E la mente ha compiuto un altro passo rievocando la sua emozionantissima intervista appena arrivato al traguardo quando diceva che la sua forza derivava anche dalla fede.

E poi anche Pellielo e la Vezzali, anche loro dicevano che erano guidati e sorretti dalla loro religiosità.

E mi sono chiesto che rapporto ho io ora con la religione e la risposta è stata “quasi nullo”.

Eh sì, dopo la fine della relazione con Margherita ormai la chiesa per me è solo un edificio utile quando si danno indicazioni stradali, non ci vado dal matrimonio di Jack e Stefania di luglio scorso e prima la pausa era ancora più lunga.

La verità è che ho sempre avuto una mia particolare religiosità che per molti anni si è riflessa nel mio modo di fare e nelle mie cose: io credo in Dio o almeno credo che ci sia un Dio quasi triste e che ci osserva perché si sente solo.
E credo nell’anima, credo nell’energia che siamo e che torneremo ad essere un giorno quando abbandoneremo questo corpo e torneremo nella dimensione di nascita.

Sono molto cristico ma perché i dettami della religione cristiana sono quelli in gran parte del buon senso e del vivere comune civile quindi non è molto difficile osservare i suoi precetti.

Ma la Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica nel corso dei miei anni di vita ha perso molto smalto, rintanata ormai sulle sue posizioni arcaiche e vetuste, su concetti che non sono ormai aggiornati e congrui con la società attorno che vive quotidianamente una realtà dove Cristo fatica sempre di più ad entrare come protagonista.

Ed ora sono qui, ad osservare un crocefisso appeso alla parete dove lavoro, e a ripetermi una frase di una canzone di Caparezza, “Uomini di molta fede” :”Meglio fare del bene che non fare niente di male”.

domenica 14 settembre 2008

Email che fanno male

dal blog di Barbara, alias Blackcat -->
http://blackcat.bloggy.biz/archive/3280.html

- - -
Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.

Firma.

Metti una serata a Vidiciatico...

...insieme a 4 amici, 2 bottiglie di vino, la pioggia, la caldaia che non funziona, la padrona di casa isterica, il Quiz Show, le pizzette di Nanni, due soli letti e vedrai cosa ne esce fuori...

Shakerare tutto con cura (?) avendo l'accortezza di tenere staccati tra di loro certi ingredienti che sennò si vergognano e mettere l'insalata russa a parte.

Svegliarsi la mattina con un cerchio alla testa da paura e salvarsi solo grazie Santa Novalgina.
Riprendersi dai 63km di curve paurose in montagna tracciate alla Hakkinen.

Tornare a casa e chidersi perchè incastrarsi in situazioni di questo tipo ma soprattutto stupirsi che non provi rabbia quanto delusione e dentro di te senti la voce di un amico che ti dice: "Chi si tuffa in certe situazioni è perchè vuole attenzione: l'uomo ha bisognio di stimoli, possibilmente carezze, ma vanno bene anche gli schiaffi".

E capire che la strada che si è intrapreso è appena cominciata ma già dà i suoi frutti.

Ma partiamo con ordine.

Ci vediamo fuori al solito baretto sotto casa mia io, Salvatore, Max e Sara (alcuni miei amici)e nel mentre della partita dell’Inter Sara ci annuncia che deve andare alla sua casetta a Vidiciatico (un paesino in montagna al confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna distante solo 65km) per aprire le finestre della sua casa in quanto ci ha tenuto un party il sabato scorso e si è scordata di “aerare il locale” e dato che la casa è della sua schizofrenica e possessivissma matrigna voleva che tutto fosse in ordine.
Noi ragazzi cogliamo l’occasione al volo e ci diciamo pronti ad accompagnarla: messici d’accordo, passiamo a prendere una sua amica, Veronica, e partiamo destinazione Vidiciatico non prima di esserci riforniti di pizzette e di qualche bottiglia di vino.
Lungo il viaggio in auto cazzeggio, divertimento, risate, battute, fino al momento della sosta per le ragazze classica: mentre loro sono in bagno si analizza la situazione: Veronica è cotta di Max e quindi loro si apparteranno dopo mentre io e Salvatore rimarremo con la padrona di casa e chi vivrà vedrà.
Ripartiamo e riusciamo anche a perderci per strada quando finalmente alle ore 01:00 apriamo la porta della casa di montagna, poco prima di uno spaventoso temporale che si abbatte sulla cittadina. Quindi niente pub in centro e rimaniamo in casa a giocare a qualche gioco di società.
Vuoi la stanchezza, vuoi l’ora, vuoi ormai l’età che avanza dopo un’oretta crollo e mi sistemo su un letto per riposare un attimo. Mi sveglio poco dopo e sento le due coppie chiacchierare e capisco che si è creata una certa intimità.
Riflettendo sulla cosa (negativa ovviamente) ritorno a letto, ci sto qualche minuto, faccio finta di russare e poi riemergo dalle braccia di Morfeo per riaggregarmi alla comitiva.
Si fanno le 04:00 e tutti decidiamo di andare a dormire.
Max e Veronica dormono nel lettone (…) mentre io, Sara e Salvatore ci accontentiamo di due letti singoli di una parete attrezzata. Io dormo in quello sotto e Sara e Salvatore in quello sopra.
Ora, immagino voi siate abbastanza uomini e donne di mondo da capire come si è svolto il resto della serata, ma ve lo spiego lo stesso: io sono crollato dal sonno e al mio risveglio in tarda notte non trovo nessuno affianco a me: tutte e due le coppie si erano trasferite nel lettone per fare qualche gioco di società tipo lo scopone scientifico.
Dopo avere assistito a qualche secondo della scena decido che è meglio tornare a nanna e la mattina tutto ritorna alla sua normalità molto relativa: dopo, in disparte, prendo i ragazzi e dico loro che se queste erano le loro intenzioni potevano TRANQUILLAMENTE dirmelo che avrei guadagnato sonno, soldi, malditesta e delusione.
Siamo tornati a casa con Max che era la reincarnazione di Fangio sulle curve di montagna dell’appennino tosco-emiliano e da questa esperienza ho tratto 3 cose:
1) La prossima volta che sono in 5 e se non ho una certezza femminile rimango a casa:

2) Ho capito come si sente una pallina in un flipper:

3) il mio nuovo soprannome, “Zanico”.

Per fortuna domenica il Napoli ha vinto…

PS Ho omesso un piccolo ma significativo particolare.
Dopo che ho “scoperto” le due coppie e sono tornato a letto, la coppia formata da Sara e Salvatore è tornata nel letto affianco al mio (per vergogna sua, come dirà la mattina dopo) e ahimè hanno finito lì la loro liaison davanti a me che russavo della grossa sì, ma che ogni tanto ahiloro mi svegliavo.

Non ho più parole dopo questa cosa.

giovedì 11 settembre 2008

Donne americane contro la Palin

Friends, compatriots, fellow-lamenters, we are writing to you because of the fury and dread we have felt since the announcement of Sarah Palin as the Vice-Presidential candidate for the Republican Party. We believe that this terrible decision has surpassed mere partisanship, and that it is a dangerous farce -- on the part of a pandering and rudderless Presidential candidate -- that has a real possibility of becoming fact.

Perhaps like us, as American women, you share the fear of what Ms. Palin and her professed beliefs and proven record could lead to for ourselves and for our present or future daughters.

To date, she is against sex education,birth control, the pro-choice platform, environmental protection, alternative energy development, freedom of speech (as mayor she wanted to ban books and attempted to fire the librarian who stood against her), gun control, the separation of church and state, and polar bears.


To say nothing of her complete lack of real preparation to become the second-most-powerful person on the planet. We want to clarify that we are not against Sarah Palin as a woman, a mother,or, for that matter, a parent of a pregnant teenager, but solely as a rash, incompetent, and all together devastating choice for Vice-President. Palin's political views are in every way a slap in the face to the accomplishments that our mothers and grandmothers and great-grandmothers so fiercely fought for, and that we've so demonstrably benefited from.

First and foremost, Ms. Palin does not represent us.

She does not demonstrate or uphold our interests as American women. It is presumed that the inclusion of a woman on the Republican ticket could win over women voters.
E ora posso dormire sereno.
Come gli angeli.
Come i bambini con le loro nuvole
senza peso.
Come le parole dette
per fare del bene.
Come il mio cuore.
Leggero
vuoto
sospeso.
Come un bacio.

sabato 6 settembre 2008

Canzone - Francesco Guccini - Cirano

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano