mercoledì 20 gennaio 2010

Alissa (racconto giovanile)

“Stasera sarà l’ultima sera che piove.
Poi il resto lo faranno le mie lacrime…”

Alissa guarda la finestra e ascolta distrattamente le parole della canzone su una radio locale. Non ha voglia di pensare e così ha alzato il volume del suo ministereo ricevendo subito dopo le consuete bussate sul muro da parte del padre, troppo stanco per capire e desideroso di un buon riposo.
Allora, con un sospiro di rassegnazione, si è alzata e ha collegato le cuffie in modo da tenersi il suo dolore per sé.
Guarda fuori dal suo appartamento in pieno centro cittadino, un cielo grigio morto con nuvole elettriche sullo sfondo che fanno a gara a chi oscura di più la Luna risponde quasi al suo umore, all’umore di una ragazza che non ha più voglia di scherzare.
Intanto il continuo e sommesso rombo di autoveicoli fa da colonna sonora ai pochi passanti infreddoliti e veloci di questa sera d’inverno.
Alissa sente il peso dei suoi 15 anni e non ci vuole pensare: la scuola, gli amici, i probabili fidanzati, tutto passa in secondo piano rispetto al suo tormento.
Ripensa a quando tutto ciò è cominciato, durante una gita fuori porta con alcune amiche; quella forte sensazione, estranea ed affascinante, che le prendeva la bocca dello stomaco, quando lei vedeva Andrea.
Andrea, 16 anni, un fisico forte e statuario già per la sua età, la guardava in modo del tutto nuovo, desideroso.
E a ripensarci, di nuovo quella sensazione forte e annullante, quel dolore sublime nel fondo dell’anima.
Improvvisamente Alissa si alza, si leva le cuffie e va vicino alla sua libreria: dopo un rapido sguardo, sceglie con sicurezza un volume pieno di cuoricini da una mensola centrale.
Risoluta apre il grande libro verso una pagina già segnata e comincia a ridere sommessamente: ecco la foto del mio amore, pensa.

Peccato non stia bene in bikini.

Nessun commento: