mercoledì 31 marzo 2010

Essere nerd oggi

nerd
s.
1 (sl. spreg.) persona tenuta in scarsa considerazione; scemo; nullità; (Am,colloq) imbranato m., personaggio m. fantozziano.
2 (sl. inform.) fanatico del computer.

Sono un Nerd.
Cioè, io sono un nerd vecchio stampo ma sono sempre un nerd, e ne vado anzi fiero.
Ma cosa vuol dire essere nerd? Soprattutto, cosa vuol dire OGGI essere un nerd?
Secondo me i tratti distintivi di un nerd sono…
1) Come veste un nerd? Prima i nerd vestivano in modo molto distintivo: occhialoni con la montatura spessa di corno (meglio se nera e meglio ancora se con un pezzettino di nastro adesivo che teneva le stanghette su), capello ingelatino alla leccata di vacca (aderente cioè al cranio), maglietta consunta o camicia a quadri oppure camicia monotinta con gilet di maglia smanicato, pantalone alla pinocchietto e scarpe tipo Lumberjack o da ginnastica basse. Le ragazze cambiavano solo per la gonna sotto il ginocchio a quadri scozzesi, la camicetta spesso rosa o bianca con i bottoni bianchi bene in evidenza e le scarpe basse, abolito il tacco.
OGGI come vestono? Beh direi che lo sdoganamento dell’immagine del nerd è passato attraverso gli anni ’80, i college americani, i computers e la moda, che ha trasformato l’abbigliamento del nerd in una sorta di must per determinate classi sociali. Oggi i nerd vestono in modo molto da college americano: pantaloni comodi, scarpe da ginnastica, magliette oversize con spesso immagini di carattere informatico o di giochi di ruolo (qualche volta anche con una pornostar sopra), gli occhiali forse sono rimasti l’unica cosa che ancora resiste del vecchio abbigliamento insieme al capello ingelatinato, anche se ormai è l’eccezione e non la regola.
Le ragazze conservano la gonna a scacchi che però si è accorciata e si vestono spesso con una molto più comoda maglietta, cambiando le scarpe basse con gli stivali. Alcune di loro indossano abiti di foggia gotica o che abbondano di pizzi e merletti.
2) Che musica ascoltano i nerd? La musica forse è una delle poche cose che in questi anni non è mai cambiata nella realtà nerd. I nerd ascoltano spessissimo musica elettronica e rock, spesso con testi che riflettono la vita di tutti i giorni e che elaborano i loro piccoli grandi problemi. Gruppi come i Weezer o i Daft Punk possono dare un’ottima idea del tipo di musica che i nerd ascoltano oggigiorno. Non è però neanche da disdegnare la musica pop-punk di ultima generazione o il metal epico e sinfonico con argomenti spesso fantasy (un nome su tutti: Blind Guardian).
3) Che cosa legge un nerd? La lettura cartacea ha ceduto il passo alla lettura del Web. Ormai il tempo delle riviste di informatica è quasi tramontato, resistono solo alcune riviste di settore lette dai nerd veramente informatici.
Il nerd legge i blog degli amici, le e-zine sugli argomenti che gli interessano e non ama moltissimo Facebook tranne alcune sue applicazioni: preferisce leggere articoli in rete da siti di protesta civile, su come modificare il suo pc, su quale Debian sia migliore per il suo IPhone…. Il mondo lo interessa relativamente poco ma segue con occhio critico gli avvenimenti di una certa risonanza mondiale ed è capace di organizzare abbastanza efficacemente un network di informazioni per trasmettere ciò che gli interessa con un tam-tam mediatico imbarazzante per velocità e diffusione.
4) Quali sono i passatempi del nerd? Beh, questa è davvero l’unica cosa che non è cambiata, anzi si è ampliata nel tempo. Considerando ormai must inattaccabili i giochi di ruolo, l’elettronica e le consolle, nel tempo si sono aggiunti le rivisitazioni storiche e il gioco di ruolo dal vivo, le fiere di giochi, il cosplay, le carte collezionabili come Magic, i giochi da tavolo come Warhammer 40.000, l’IPod, i MMORPG come World of Warcraft, i blog (da seguire “Order of the Stick” e “Storie dalla Sala Macchine”), il computer (al 99,99% con l’ultima distro di Linux), andare ai concerti… Paradossalmente il nerd oggi è molto meno asociale dei suoi colleghi “normale” in quanto i suoi canali di socializzazione sono molto più efficaci e diretti, partendo da un background comune e sfociando quasi in un neocameratismo informatico che rinsalda le amicizie.

Come mai ho detto tutto ciò? Credo perché secondo me era il caso di dirlo, tutto qui.
E perchè io mi sento taaanto nerd. :)

martedì 23 marzo 2010

Ciao Anna

La morte non è niente.
Io sono solo passata nella stanza accanto.
Io sono io, tu sei tu.
Ciò che eravamo l’uno per l’altro, lo saremo sempre.
Dammi il nome che mi hai sempre dato.
Parlami come hai sempre fatto.
Non usare un tono differente,
non prendere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Prega, sorridi, pensa a me, prega per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come è sempre stato,
senza enfasi alcuna, senza traccia d’ombra.
La vita significa ciò che ha sempre significato.
Il filo non si è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dal tuo pensiero semplicemente
perchè sono fuori dalla tua vita ?
Io ti attendo.
Non sono lontana, sono dall’altra parte della strada.
Vedi, va tutto bene.

Tratta da : “L’amore non finisce mai”
di Canon Henry Scott Holland