lunedì 22 giugno 2015

Sfatiamo il mito del fattore Rh negativo alieno



Oggi parliamo di fattore Rh negativo.

Prima un poco di informazione sulla materia.
Il fattore Rh (o fattore Rhesus, dalla specie di primati Macaco Rhesus), si riferisce alla presenza di un antigene, in questo caso una proteina chiamata determinante antigenico D, che si trova sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti e che è presente nell’85% della popolazione umana (circa il 40% nella popolazione europea). Gli studi scientifici suggeriscono che il fattore Rh negativo sia comparso sul pianeta circa 35.000 anni fa all’interno di alcune aree geografiche molto circoscritte come la Spagna settentrionale, la Francia meridionale, i Paesi Baschi e la regionale orientale ebraica. Solo il 3% degli africani e circa l’1% degli asiatici e dei nativi americani è Rh-. Il gruppo culturale con i più elevati tassi di sangue Rh- è quello dei berberi del Marocco mentre la più alta concentrazione di Rh- si trovi nell’attuale Iraq.
È un carattere ereditario e si trasmette come autosomico dominante (cioè una forma di trasmissione di un carattere da un individuo a un altro dove prevale un fenotipo su altri analoghi) e se una persona possiede questo fattore si dice che il suo gruppo è Rh positivo (Rh+), se invece i suoi globuli rossi non lo presentano, il suo gruppo sanguigno viene definito Rh negativo (Rh-). Il fattore Rh negativo è recessivo e quindi presente solo in individui omozigoti per quel carattere, quindi solo in individui figli di genitori entrambi Rh negativi o eterozigoti per il fattore Rh.
Il sistema Rh è importante per la compatibilità delle trasfusioni sanguigne, anche se (a differenza degli antigeni del sistema AB0) gli anticorpi anti-Rh vengono prodotti dopo una prima trasfusione con sangue Rh+, in quanto l’antigene non è presente nell’ambiente. Un individuo omozigote per il fattore Rh negativo può ricevere trasfusioni di sangue solo da un altro omozigote Rh negativo, ma può essere donatore anche per omozigoti ed eterozigoti Rh positivi.

Come si trasmette il fattore Rh da madre a figlio? Ecco uno schema esaustivo:

Dallo schema si evince come il fattore Rh negativo sia presente nella popolazione solo nel caso in cui siano presenti almeno tre fattori genetici recessivi tra padre e madre con una probabilità del 50% di nascita di un figlio con tale espressione genetica: cominciamo quindi a sfatare il mito secondo il quale una madre con fattore Rh negativo non possa partorire un figlio con fattore Rh positivo per “incompatibilità”.

Analizziamo il secondo punto della questione: il fattore Rh negativo viene da un sangue alieno. Gli articoli in rete parlano di molte storie presenti nei testi cristiani e pre-cristiani che narrano di una stirpe giunta dal cielo che avrebbe creato l’uomo a propria immagine. Erano maestri di aviazione, di metallurgia, di astronomia, di medicina e di genetica. Conoscevano l’energia atomica, le tecniche dell’agricoltura e sapevano come creare cereali più nutrienti e derivati alimentari. I testi antichi narrano che un giorno queste creature iniziarono ad accoppiarsi con gli esseri umani. La Bibbia dice che gli dei guardarono le donne e le trovarono piacevoli per gli occhi, e quindi le presero in mogli, e concepirono figli, molti figli. Tuttavia non tutti gli esseri umani sarebbero stati il risultato di questo tipo di incroci. Solo piccole porzioni della umanità discenderebbero da queste linee di sangue, e la riprova di ciò potrebbe risiedere proprio nel loro diverso gruppo sanguigno. Questo incrocio in larga parte non avrebbe prodotto inconvenienti dal punto di vista della riproduzione, ad eccezione di una linea di sangue che sviluppò il fattore RH-negativo, che cioè non ereditò la proteina ematica connessa agli antenati scimmieschi.”
Allora, partendo dal presupposto che non mi risulta che la Bibbia sia un testo scientifico, un individuo con fattore Rh negativo semplicemente non possiede il pezzo di DNA che codifica l’espressione di questo antigene sulla superficie dei globuli rossi. Gli articoli di controinformazione parlano di manipolazione genetica degli alieni o del sangue di esseri evoluti approdati sulla terra qualche migliaio di anni fa che ha portato ad un gruppo sanguigno alieno, e prendono ad esempio i muli, nati da un ibrido tra asini e cavalli, spiegando come questo fattore venga da un incrocio “innaturale” che avrebbe potuto subire anche l’essere umano millenni fa. Trovo alquanto irreale l’idea che il fattore Rh negativo derivi da un nostro antico ed alieno antenato, sono molto più propenso a pensare ad una semplice mutazione genetica avvenuta migliaia di anni fa. Quindi alla domanda “Se tutta l’umanità si e evoluta dallo stesso antenato ed il suo sangue risulta compatibile, da dove provengono gli Rh negativo? Se non sono i discendenti di un uomo preistorico, potrebbero essere discendenti degli antichi?” io rispondo “Certo, discendenti degli antichi esseri umani che hanno avuto una mutazione a livello cromosomico”. Non pensiate che l’uomo non muti il suo DNA, molti recenti studi dimostrano che siamo ancora in evoluzione e che forse arriveremo ad una nuova specie umana (forse il cosiddetto “Homo Super Sapiens”). Non è vero che l’assenza del fattore Rh positivo nel sangue indica che non ci sia correlazione tra l’uomo e la scimmia.

Terzo punto: “Allora perché esiste la malattia emolitica negli infanti se tutti gli umani sono della stessa specie?”. La malattia emolitica è la reazione allergica che avviene quando una madre  Rh negativo porta in grembo un bambino Rh positivo. Nell’ultimo mese vi è un passaggio di anticorpi, utili per il nascituro, dal sangue della madre a quello del feto, ma gli anticorpi prodotti contro il fattore Rh possono essere dannosi. Se una donna Rh negativa (Rh-) alla prima gravidanza partorisce un bambino Rh positivo (Rh+) è probabile che i globuli rossi del feto con l'antigene Rh entrino nel circolo sanguigno materno; il corpo della madre reagisce producendo anticorpi contro l'antigene estraneo che rimarranno presenti nel suo sangue. Questa reazione rientra nella tipologia delle reazioni di ipersensibilità. In caso di una seconda gravidanza, gli anticorpi prodotti possono essere trasferiti nel sangue del feto, e nel caso esso sia Rh+ tali anticorpi attaccheranno i globuli rossi fetali distruggendoli. Tale reazione può essere mortale prima o dopo la nascita o portare gravi problemi al sistema nervoso del nascituro e oggi questi pericoli sono arginati attraverso exanguinotrasfusione e iniettando alla madre Rh-, entro 72 ore dal primo parto, anticorpi specifici che bloccano l'antigene Rh. Questo processo deve essere ripetuto con ogni gravidanza successiva alla prima esposizione della madre all'antigene Rh. Si parla di anticorpi utili al nascituro, non prodotti dalla madre “per distruggere una sostanza aliena (allo stesso modo di un virus) quindi distruggendo l’infante”. Nessuna specie in Natura cerca di distruggere il proprio nascituro. 

Tralascio le domande “Se siamo una mutazione, che cosa causò la mutazione? Perché viene trasmessa con la stessa esatta caratteristica? Perché rifiuta così violentemente il fattore Rh, se apparteneva ai nostri antenati? Chi era questo antenato?” e le descrizioni dei soggetti con Rh negativo (“senso di non appartenenza, tendenza a ricercare la verità, senso di dovere compiere una “missione” nella vita, amore per lo spazio e la scienza, sguardo profondo, non possono essere clonati, hanno un QI più alto della media, hanno per lo più capelli rossi o biondi con occhi verdi e capelli neri con occhi castani ed anche azzurri, soffrono di bassa pressione sanguigna e disturbi epatici, hanno visioni o udito acuti, posseggono abilità psichiche, hanno una vertebra o costola in più, vivono esperienze paranormali e sogni psichici, hanno la capacità di disturbare i dispositivi elettrici e mostrano cicatrici corporee sconosciute”) che sembrano partorite da una puntata di Voyager.

Vi lascio con il consiglio che danno in rete ai possessori di fattore Rh-: “Se scopriste di possedere il fattore Rh- evitate di diffondere la notizia e non correte ad iscrivervi presso gli appositi registri.” E’ talmente idiota che non lo commento nemmeno.